GINECOMASTIA
Con il termine “ginecomastia” si fa riferimento nei soggetti di sesso maschile all’ingrossamento delle mammelle
L’intervento deve essere eseguito sempre in sala operatoria con assistenza anestesiologica
E’ possibile personalizzare il tipo di approccio anestesiologico (anestesia locale con sedazione o generale
Sospendere l’assunzione di aspirina e anticoagulanti almeno 10 gg prima dell’intervento.
Sospendere il fumo di sigaretta 15 gg prima dell’intervento.
Eseguire es.ematochimici (emostandard, funzionalità renale, epatica, assetto coagulativo e lipidico, antitrombina III).
Eseguire ECG.
Procurarsi preventivamente i farmaci per la fase post-operatoria
Procurarsi preventivamente una guaina contenitiva indicata dal chirurgo.
Preoccuparsi di avere la disponibilità di una persona che possa accompagnarvi a casa dopo l’intervento.
E’ un intervento chirurgico volto ad eliminare l’eccesso di grasso (pseudoginecomastia) e di componente ghiandolare (ginecomastia vera). Tale condizione risulta molto frequente in soggetti giovani, in paziente di qualunque età che hanno subito un importante dimagrimento. L’intervento permette di ripristinare la silouhtte di un torace maschile. Lapproccio chirurgico dovrà essere personalizzato in base al tipo di problema da risolvere:
Se è presente solo grasso si esegue una LIPOSCULTURA
Se è presente grasso e componente ghiandolare di esigua entità si esegue LIPOSCULTURA
Se è presente grasso e componente ghiandolare di media entità e con eccesso cutaneo si esegue LIPOSCULTURA preliminare e si associa incisione attorno all’areola per rimuovere la cute in eccesso.
Per il dolore e gonfiore post-operatorio si consiglia l’uso di:
– Lixidol (o Toradol) in fiale (1 fl intra-muscolo al bisogno) o in gocce (10-20 gocce al bisogno)
– Integratori come da prescrizione rilasciata dal chirurgo
La terapia antibiotica inizia in sala operatoria e va protratta almeno per ulteriori sei giorni (solitamente si prescrive Amoxicillina con Acido Clavulanico in compresse: Augmentin compresse, 2 compresse al giorno ogni 12 ore dopo i pasti).
Non fumare per i successivi 30 gg dopo l’intervento.
La presenza di rialzo febbrile nelle prime 24-48 ore (37°-38°C) è da considerarsi nella norma, ma deve essere comunque segnalata al Chirurgo.
E’ possibile riprendere l’attività sportiva dopo circa 30gg
Le normali attività quotidiane leggere saranno riprese dopo circa 6-7 gg, è fatto comunque assoluto divieto eseguire sforzi importanti. La guida dell’automobile, le normali attività, le faccende domestiche e l’attività sessuale potranno essere riprese dopo 2 settimane.
Dopo circa 7 giorni dall’intervento le fasce posizionate al termine dell’operazione sono sostituite da una medicazione più ridotta e da guaina contenitiva apposita che deve essere indossata notte e giorno per 3 mesi.
Dopo circa 7 giorni si rimuovono i punti di sutura.
Le cicatrici possono necessitare di medicazioni post-operatorie e non vanno bagnate per almeno 15 gg, durante le medicazioni può essere necessario aspirare i liquidi accumulatisi all’interno delle aree di scollamento.
E’ necessario non esporsi al sole o lampade abbronzanti per almeno 60 gg.
E’ assolutamente normale la comparsa, nelle aree trattate, di ematomi ed ecchimosi di varia dimensione che scompaiono con il passare dei giorni.
Il risultato “definitivo” si raggiunge non prima di 3-4 mesi dall’intervento.
Il chirurgo stabilisce la frequenza dei controlli post-operatori e comunque il paziente è tenuto ad avvertire tempestivamente la presenza o l’insorgenza di situazioni “anomale”.
Come ogni intervento esistono complicanze generiche legate all’anestesia.
Le complicanze relative al procedimento chirurgico sono sanguinamenti, raccolte di sangue e di siero, diminuzione di sensibilità (a volte permanente) nella regione limitrofa le cicatrici, danneggiamento (fino alla necrosi) della cute nelle zone che sono state scollate (quando ciò accade la guarigione avviene con una cicatrice più estesa che può essere migliorata in un secondo momento con un intervento in anestesia locale), cicatrici patologiche fino al cheloide, diastasi (riapertura) delle cicatrici.
Le infezioni sono facilitate dall’area dove sono situate le cicatrici stesse e per la difficoltà di tenerle queste ultime deterse e medicate.
Possibili irregolarità o inestetismi residui è possibile correggerli in anestesia locale.
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